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Schiavi energetici di Stuart McMillen parte terza

Parte prima: https://liberatutti.info/schiavi-energetici-di-stuart-mcmillen-parte-terza/

Parte seconda: https://liberatutti.info/schiavi-energetici-di-stuart-mcmillen-parte-seconda/

Il fumetto “Schiavi energetici” di Stuart McMillen è un approfondimento di un suo fumetto precedente “Il picco del petrolio“, che riflette sulla storia e sul futuro dell’industria petrolifica.

Il messaggio da portar con se da parte del Picco del petrolio è che non importa di quando vogliamo aumentare la produzione di combustibili fossili, siamo limitati da fattori geofisici. Sfortunatamente abbiamo già usato i pozzi più grandi e facili. Ora abbiamo solo delle scoperte che verranno a diminuire in numero e quindi la produzione declinerà altrettanto.

Schiavi energetici pone un altro problema che complica le cose ulteriormente: la caduta dell’energia netta della società, in un mondo di declino del combustibile fossile.

EROEI o EROI, che cosa significa?

Il ritorno energetico sull’investimento energetico, più noto con la sigla EROEI (o EROI), acronimi dell’inglese Energy Returned On Energy Invested (o Energy Return On Investment), ovvero energia ricavata su energia consumata, è un coefficiente che, riferito a una data fonte di energia, ne indica la sua convenienza in termini di resa energetica. Qualsiasi fonte di energia costa una certa quantità di energia investita, da considerarsi come congelata nella fonte di energia stessa (per la costruzione e il mantenimento degli impianti), quantità che l’EROEI cerca di valutare.

EROEI è espressa con un rapporto come 100:1.

Nel esempio sopra, se mandiamo un unità di energia al lavoro, riceviamo cento unità di energia in ritorno. Questo rapporto di energia è quello che ha permesso alla civiltà umana di prolificare durante il ventesimo secolo.

Il problema è che abbiamo affrontato un declino di ritorno energetico sull’investimento energetico sin dalla prima metà del ventesimo secolo.

E` vero che tuttora abbiamo a disposizione una grande quantità di schiavi energetici, ma il modo in cui li otteniamo sta diminuendo di qualità.

Come mai il ritorno energetico sta diminuendo?

La risposta semplice è che abbiamo già raccolto i frutti bassi, trivellando i pozzi più grandi e vicini alla superficie, esaurendoli.

Il pozzo petrolifero Drake in Pennsylvania era profondo 21 metri, la riserva sotto la Deepwater Horizon nel Golfo del Messico si trova a 5,500 metri di profondità.

Oggi il rapporto di estrazione è di 6:1, per ogni unità di energia stiamo ottenendo sempre meno schiavi energetici.

Il “Post Carbon Institute” ha rilasciato una pubblicazione chiamata: ” Searching for a Miracle: ‘Net Energy’ Limits & the Fate of Industrial Society (2009)” http://www.postcarbon.org/publications/searching-for-a-miracle/ .

E` una pubblicazione pensata per le masse, scritta in modo da essere compresa da più persone possibili.

E` una lettura illuminante. Basti pensare che l’energia nucleare, molte volte spinta perché si dice produca molta energia a basso costo, ha un rapporto di EROEI che oscilla fra 5:1 e 15:1. Questo EROEI è inferiore a quello del petrolio che è 19:1. è addirittura più basso del rapporto EROEI dell’energia eolica, che è di 18:1.

Da questa pubblicazione il messaggio che si porta a casa è che è possibile avere una società post combustibili fossili che si basa solamente su energie rinnovabili, ma non la società odierna con tutti i suoi sprechi ed eccessi di energia.

Questa citazione da pagina 76, richiama i toni cauti del fumetto “Il picco del petrolio” di Stuart McMillen:

“We must begin to appreciate that the 20th century’s highly indulgent, over-consumptive economic patterns were a one-time-only proposition, and cannot be maintained.”

Traduzione non letterale:
“Dobbiamo iniziare ad apprezzare che la vasta indulgenza del ventesimo secolo, l’economia solo consumistica, è stata possibile solo per una volta, e non è uno stile di vita che possiamo mantenere.”

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