Questa è la seconda parte delle riflessioni su “Schiavi energetici” di Stuart McMillen. Trovate la prima parte qui. La terza parte qui.
Nel suo fumetto “Schiavi energetici” Stuart McMillen traccia la crescita da parte della civilizzazione umana dell’utilizzo dei combustibili fossili e come la loro energia abbia permesso alle persone di moltiplicare il loro impatto sul mondo naturale.
Come cacciatori primitivi eravamo limitati, nel modificare il mondo naturale, dall’energia dei nostri corpi. Per fare qualsiasi cosa bisognava nutrirsi e poi usare l’energia ottenuta dal cibo per modificare il mondo attraverso i muscoli.
Torniamo a questo tipo di esperienze quando, per esempio, andiamo in campeggio in aree remote. In quella situazione siamo responsabili per trasportare i nostri corpi, e il nostro bagaglio, attraverso il paesaggio.
Con il passare del tempo, la nostra civilizzazione, ha imparato a “raccogliere” schiavi energetici dall’ambiente circostante in modo che facciano il lavoro per noi. Abbiamo e usiamo tuttora tecnologie come il fuoco, il vento e gli animali da soma per rendere questi invisibili lavoratori accessibili alla nostra civiltà.
In modo astratto possiamo immaginare gli invisibili “schiavi energetici” che sono stati imbrigliati. Il lavoro è stato fatto al nostro posto da vele e animali da soma. Possiamo immaginare i lavoratori umani che sarebbero stati necessari per muovere la nave a remi, o alzare il tronco o spostare il masso senza la tecnologia che usiamo abitualmente per la nostra civilizzazione.
Le cose sono cambiate radicalmente nei secoli recenti. Oggi abbiamo poteri sopranormali che ci permettono di sfrecciare in autostrada e di volare nel cielo. I nostri corpi non sono più il limite.
Non siamo più limitati dalla forza dei nostri corpi. Invece di fare tutto da soli abbiamo i nostri schiavi energetici che lavorano per noi.
Questo influenza lo stile di vita degli esseri umani a livello individuale. Moltiplichiamolo per i 7 miliardi di persone sulla Terra e salta agli occhi, come, collettivamente, stiamo avendo un impatto sul mondo naturale, e non un piccolo impatto.
Abbiamo immensa energia a nostra disposizione e la stiamo usando per modificare la geologia e l’ecologia della Terra in una scala enorme. Questa immensa energia, al momento, deriva quasi tutta da combustibili fossili come il carbone, il petrolio e i gas naturali.
Nel prossimo articolo sulle riflessioni su “Schiavi energetici” di Stuart McMillen potrete leggere del ritorno energetico, sempre minore, che stiamo ottenendo dai combustibili fossili attualmente.
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