La comunità 3D è qualcosa di unico, originatesi dal sito RepRap.org ci ha dato fra le altre cose la stampante Prusa in varie iterazioni.
Josef Prusa, la persona dietro la stampante prusa ha la più grande sala stampe del mondo con oltre 500 stampanti.
In questi giorni la comunità 3D si e` data da fare anche con disegni di respiratori tra le altre cose.
La logica di Josef nel non seguire lo sviluppo di un respiratore, come prima cosa, dipende dal fatto che non pensa sia l’idea migliore al momento.
Nessuno dei disegni attuali sono stati testati per verificare che tali macchinari provvedano sicurezza adeguata, almeno i disegni di cui Josef Prusa è a conoscenza.
Un altro problema è la porosità degli oggetti stampati e i problemi di sicurezza che nascono da questo dettaglio. Chi utilizza la maschera la mette in faccia, un posto umido e caldo, un luogo perfetto per dei germi.
La sterilizzazione delle maschere non sarebbe possibile, quindi queste maschere potrebbero creare piu` problemi che altro. Un falso senso di sicurezza può essere molto pericoloso.
Prusa research si è quindi focalizzata nel creare una maschera protettiva per i professionisti della medicina.
In tre giorni Prusa Research è stata capace di creare dozzine di prototipi e di incontrarsi per due verifiche con il Ministero Ceco della Sanità e si sono anche incontrati con il ministro della salute Adam Vojtech.
Al momento Prusa Research riesce a produrre 800 pezzi al giorno, stanno usanto circa 1/5 delle stampanti disponibili perchè il collo di bottiglia è la loro capacita` di taglio laser al momento.
Come inizio Prusa Research donerà 10.000 unità protettive al Ministero Della Salute Cecoslovacco
Al momento la versione è la RC2 e può essere scaricata qua:
https://www.prusaprinters.org/prints/25857-prusa-protective-face-shield-rc2
Potete trovare l’articolo di Josef Prusa, sul suo blog, in lingua inglese a questo indirizzo:
https://blog.prusaprinters.org/from-design-to-mass-3d-printing-of-medical-shields-in-three-days/
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