Recentemente sono andata a fare delle analisi, non era la prima volta, ma avevo appena letto Datacrazia di Daniele Gambetta e mi sentivo stimolata mentalmente.
Mi hanno chiesto data di nascita nome e cognome e mi hanno risposto: si sei tu. Domanda che non mi era stata fatta per la prima volta con la stessa risposta, ma non ci avevo mai fatto caso fino a quel momento.
Al che essendo appassionata non praticante di sicurezza tipo la crittografia, ho chiesto all’infermier@ se non fosse un problema di sicurezza basarsi sul rispondere a domande semplici da memorizzare come nome, cognome e data di nascita la sicurezza di quel laboratorio di analisi.
Era la stessa domanda che mi facevano alle sale giochi per controllare se avevo 14 anni, ammetto che giocavo ai videogiochi prima dell’eta` legale, ma fino ad oggi non avevo mai fatto caso che la sicurezza della sanita` del nostro paese sia simile a quella di una salagiochi degli anni 90.
Era una domanda innocente quella che ho posto, ma l’addett@ invece di dirmi semplicemente che non ci aveva mai pensato o qualsiasi altra risposta, mi ha risposto che all’ospedale basta la tessera sanitaria per farsi una lastra e prendere il posto di un altro magari per truffare l’assicurazione… wow neppure avrei mai immaginato, non avendo una mentalita` truffaldina, che si potesse fare, al momento non ci avevo pensato che mi aveva appena spiegato come truffare senza problemi. Ci ho ragionato su due ore dopo, purtroppo sono lenta come una anemone, non vincerei mai una gara di dibattito mi sa.
Comunque ho spiegato nuovamente all’addett@ come si potevano violare i loro “sistemi di sicurezza” al che mi ha risposto, mica si puo` rallentare il lavoro per la sicurezza, come se prendere in mano un documento d’identita` e leggere nome e cognome prendessero molto piu` tempo di chiedere a voce nome cognome e data di nascita a controllare la corrispondenza sul foglio di accettazione.
Sono andata via ringraziando per il prelievo e dicedo che secondo me hanno un problema di sicurezza, dopo di che ho deciso di scrivere su questo blog della mia avventura di social curiosity.
Che la plastica sia con tutti noi
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ADA L.